Andrea Zanuso è nato a San Bonifacio dove tuttora vive. Il suo primo interesse artistico è stata la pittura negli anni settanta con opere riconducibili al surrealismo. Successivamente ha prodotto una serie di opere definite surrealismo materico, mescolando tecniche di assemblage, collage, sculture sul legno (sculptures sur bois), esponendo in alcune gallerie italiane.
La sua prima raccolta di poesie “Impulsi Ricorrenti” è stata pubblicata nel 1996. Nel 1998 ha pubblicato il suo primo romanzo “Valfonda” e nel 2009 con il racconto “La stanza celeste di Khaled” ha vinto il Premio Letterario Nazionale Adriano Zunino. Nel 2019 con la silloge I miei canti di solitudine è stato premiato al VII concorso letterario internazionale Città di Sarzana e ha vinto il concorso poetico L’amore di Silvia della città di Soave. Nel 2020 ha ricevuto la menzione d’onore al concorso Letterario Internazionale Città di Sarzana per il romanzo Il segreto del geometra di Santamona (ed. Feltrinelli, Amazon). Nel 2021 ha pubblicato (ed. Cierre) L’Abecedario in versi co ’e parole perse – sua prima pubblicazione in vernacolo. Ha ricevuto il Premio Speciale delle Giuria del 29 ° Premio Nazionale di Poesia inedita “Ossi di Seppia” del Comune di Taggia; la Menzione Speciale al Merito all’VIII Premio Internazionale Salvatore Quasimodo – Sezione Singola Poesia; la Menzione di Merito al VII Concorso Il Tiburtino; Menzione di Merito al XX concorso “Tra un fiore colto e l’altro donato – Poesie d’Amore”.
E’ socio fondatore del Cenacolo Letterario e Poetico di San Bonifacio e svolge il ruolo di Presidente.
Impulsi Ricorrenti – L’Autore Firenze Libri 1996.
Raccolta di liriche che va dagli anni 1970 al 1995 suddiviso in tre silloge:
– Tra i giunchi dei miei segreti – 70/76 –
– Mirabilis – 77/90 –
– E che la terra germogli giustizia – 85/95 –
La prefazione del prof. Giulio Galletto inizia con la domanda: Dove nasce la poesia? Ad attraversare questi Impulsi Ricorrenti di Andrea Zanuso si direbbe che nasce nel punto di intersezione fra un’emozione “di dentro” e un’immagine “di fuori”… Accendendo il suono di tante emozioni(dominanti ci sembrano quelle dell’ansia di scoperta e di avventura, dell’amore, della libertà) incorporate in immagini che, con un gesto della metafora liberamente fantastica e non sofisticamente calcolata, annodano i segni della terra e dell’acqua, dell’aria e della luce, della carne e del sangue, dello spazio e del tempo…
Il Libro può essere richiesto direttamente all’autore
Valfonda Gruppo Albatros: Il Filo – Chronos 2008
Gli ultimi giorni della seconda guerra mondiale in un paese del Veneto occupato dai tedeschi.
La resistenza, la rabbia e la voglia di ribellione a una crudeltà cieca e figlia della bieca bramosia di potere. La paura che annichilisce e impietrisce chi non ha la forza di dire basta.
Una storia che apre una finestra su un mondo lontano che si riverbera ancora sul presente, che fa afferrare al lettore l’anima e il sentire di quei giorni, attraverso gli odori della terra e le sue stagioni, con il parroco, il maresciallo, il federale fascista, il partigiano, i contadini e la gente comune che vivono e si muovono su un unico palcoscenico, dove i drammi si mescolano all’ironia con disincanto, dignità, bassezze ed eroismo.
Il segreto del geometra di Santamona
laFeltrinelli – Amazon Business – ilmiolibro.kataweb.it libreriauniversitaria.it
Il racconto inizia con un divertente monologo del principale protagonista, il mancato artista e geometra Mario Manin, che per amore della sua bellissima moglie negli anni del boom economico si licenziò da un avviato studio per esercitare la libera professione. Il filo conduttore è un paio di mutandine rosse da donna, simbolo di passioni e debolezze umane, e un segreto che il geometra aveva sepolto nella sua memoria che diventa il canovaccio di una trama scandita da originali scenari che s’intrecciano con personaggi straordinari, e dai tratti unici e spesso umoristici, che mettono in scena uno spaccato della realtà italiana di provincia che ammalia e conquista i lettori facendoli respirare la magica atmosfera della seducente e misteriosa cittadina veneta di Santamona.
ANDREA ZANUSO “IL SEGRETO DEL GEOMETRA DI SANTAMONA”
Agosto 8, 2023
Qual è il segreto inconfessabile del geometra di Santamona? E quali vicende scuotono il paese, sopito nell’avvicendarsi dei ritmi circadiani scanditi da nascite, matrimoni, attività, morti? La vita reale può assomigliare ad un romanzo?
Con brillante ironia Andrea Zanuso racconta fatti e misfatti ambientati in un paese veneto nel libro “Il segreto del geometra di Santamona”, al punto che la suggestione narrativa rimane impressa ben oltre il tempo di lettura. Un sordido tentativo di speculazione edilizia si accompagna a gelosie, ricatti, intrighi, intrecciati alla vicenda di mutandine in pizzo rosso come raffigurato in copertina, che compaiono perfino sui banchi del consiglio comunale e, al posto di un fiore, sono lanciate sulla bara di un fredifrago. E’ la storia verosimile e sempre attuale del prevalere di interessi personali sul bene pubblico, come insegna la trasformazione di aree verdi in edificabili che arricchisce sindaci, assessori, ingegneri e architetti, tutti sotto l’ombrello protettivo e propulsivo di un politico, la cui fama è uguale all’arroganza del suo potere. Vicende che Andrea Zanuso conosce bene essendo stato amministratore comunale, attento e sensibile al rispetto e alla cura dell’ambiente. Il suo impegno green, dai tempi in cui pochi ne sentivano l’urgenza, dà robustezza e calore alla trama e ai personaggi che si percepiscono come reali, seppure reinventati in forma di romanzo. La Santamona del titolo è un sunto emblematico del romanzo: i Veneti e non solo loro conoscono i plurimi significati di “mona”, qui addirittura “santa”. Un palcoscenico in cui agiscono vari personaggi, ognuno con proprio ruolo e status sociale, contrassegnati, oltre che da nomi e cognomi, da soprannomi emblematici che contribuiscono alla rappresentazione narrativa del paese e della sua gente, così: “Una comunità omogenea e con valori condivisi e genuini, ma subordinata al potere religioso e politico che la governava attraverso elargizioni di favori, privilegi, protezioni e scambi politici. Un sistema che controllava le contraddizioni e gli interessi delle diverse classi sociali grazie al ruolo morale e religioso della Chiesa, che, in sintonia con il potere politico e imprenditoriale, gestiva opportunità di lavoro e di studio, incarichi pubblici e carriere politiche”. E’ un sistema in cui il geometra Mario Manin, il personaggio principale, è perfettamente integrato, ma fino ad un certo punto…Nel racconto compaiono detti ed espressioni dialettali che attizzano curiosità; all’apice sta “I pecati de mona, Dio li perdona!”. Non a caso Andrea Zanuso è anche l’autore di “L’ abecedario in versi co ‘e parole perse”, che la sinossi descrive come “una originale raccolta di liriche in vernacolo dove per ogni lettera dell’alfabeto corrisponde una poesia che, a ogni capoverso, riprende la stessa lettera… L’opera di Andrea Zanuso è il frutto di una lunga e paziente ricerca di mondi, parole, espressioni che appartengono ad un passato della vita delle nostre campagne. Le illustrazioni realizzate appositamente a penna dal maestro Giorgio Scarato, libere interpretazioni ispirate dai versi de L’Abecedario, hanno il pregio di creare immagini, ambienti e contesti dei tempi passati, della campagna e della vita di provincia di tanti anni fa.”. Un’opera di grande valore, edita da Cierre Grafica. A Santamona ci sono persone e luoghi attraverso cui tutto passa: il parroco, che agisce da talpa, il medico che nelle visite si appropria delle notizie, il bar Savoia, detto Portobelo per un pappagallo che saluta, a modo suo, gli avventori, ovvero il Tortora, Gigi Baraca (il festaiolo che entra in lista per l‘elezione in provincia attraverso un esilarante imbroglio), il sindaco battezzato come ingegner Variante, el Mazin (come colui che ammazza il porco), el Mudandaro (venditore di lingerie femminile) chiamato anche Parlantina per la sua attività politica, el Braco che fiuta signore e signorine come un cane da caccia…
Non mancano i momenti intimisti e poetici: l’amore di Mario per la sua bellissima Francesca e la descrizione del paesaggio quale luogo di vita vera, anteriore agli sfregi successivi, come la Spiaggetta lungo il fiume dove bambini e ragazzi andavano negli anni ’50 e ’60. “La sabbia sulla riva che il fiume aveva depositato sin dai tempi remoti, sembrava la striscia di una spiaggia della costa adriatica, e per i ragazzi era come se fossero a Sottomarina o a Jesolo (spiagge venete ndr), oppure sulla scogliera di Mompracem con Sandokan o all’isola del Tesoro di capitan Flint…insomma era l’anfiteatro dei loro giochi e arena delle loro sfide, ma anche il set dove sognando a occhi aperti diventavano i protagonisti di epiche avventure e di appassionanti e mitici film”.
Trapela una vena di nostalgia per un territorio dell’est veronese intessuto di lavoro e solidarietà, ma anche di contrapposizioni culturali e sociali, che la trama del libro svela, appassionando il lettore fino all’ultima pagina rivelatrice.
Claudia Farina
Giornalista e scrittrice, vive a Verona. Specializzata in stampa turistica, è direttrice della rivista Gardamore. Ha scritto articoli e libri inerenti il lago di Garda, l’Africa, il Medio Oriente e altri Paesi. Pubblica reportage in www.viaggivacanze.info, dove cura la rubrica mensile del vino “Cantine e vigneti”. Fa parte di varie Associazioni tra cui Le Donne del vino; Wigwam (Rete associativa per lo sviluppo equo, solidale e sostenibile delle Comunità locali); Fidapa(Federazione italiana donne arti professioni affari ); Onav (Organizzazione assaggiatori di vino). Gli ultimi libri sono: Sull’onda. Intrecci d’amore e di viaggio Delmiglio editore; per Cierre Grafica ha scritto Catari sul Garda. Maddalena l’apostola e il vescovo donna; La svolta nei racconti di dieci donne; Boni Hom
L’abecedario
in versi co ‘e parole perse
Editore Cierre Grafica
A Mondadori Store
laFeltrinelli
È una originale raccolta di liriche in vernacolo dove per ogni lettera dell’alfabeto corrisponde una poesia che, a ogni capoverso, riprende la stessa lettera. Ogni lirica è corredata da pregevoli illustrazioni, un nutrito glossario e dalla parafrasi, tutti elementi che danno corpo e anima a questo singolare Abecedario in versi dialettali. L’opera di Andrea Zanuso è il frutto di una lunga e paziente ricerca di mondi, parole, espressioni che appartengono ad un passato della vita delle nostre campagne. Le illustrazioni realizzate appositamente a penna dal maestro Giorgio Scarato, libere interpretazioni ispirate dai versi de L’Abecedario, hanno il pregio di creare immagini, ambienti e contesti dei tempi passati, della campagna e della vita di provincia di tanti anni fa. In appendice le illustrazioni delle erbe del nostro territorio presenti nelle liriche con i nomi scientifici e dialettali.