Ermanno Cavalli (1924 –2004)
Farmacista e titolare della farmacia “Redentore” a San Bonifacio, è stato un osservatore della vita sociale e amava filmare scene di vita quotidiana e ascoltatore e registrare trasmissioni radiofoniche, opere e radiogiornali. Trent’anni di vita italiana documentati attraverso registrazioni radiofoniche e quarant’anni di vita sambonifacese guardati e raccontati con parole essenziali, ora filosofiche ora ironiche. La sua produzione poetica è stata multiforme: dall’aforisma al ricordo, dall’aneddoto al canto. La sua raccolta più conosciuta è Mi ricordo quando (I remember when) costituita di cinque volumetti.
Se ne avrò il permesso…
Se ne avrò il permesso,
verrò qui sulla terra,
per gustare sapori di baci lontani…
o annusare, della mia pelle,
gli odori imprigionati
nelle stanze chiuse…
o a distinguere un’orma intatta,
non calpestata,
nelle mie strade…
Se ne avrò il permesso,
verrò qui sulla terra,
a sentire anche una sola parola che mi riguardi,
sospesa nell’aria,
per leggere un foglio ancora non macerato
che avevo scritto,
per rubare un pensiero sfuggente
da qualche cuore
che mi ricordi…
Se ne avrò il permesso,
verrò qui sulla terra,
a misurare quei metri di piccoli spazi
che mi appartenevano
e da altri già rimpiazzati,
o a rifare quei gesti consueti,
ma ciechi… di allora,
per chi un po’ d’amore
mi aveva dato…
…e
a dispetto
della indifferente e placida eternità,
verrò qui sulla terra,
se ne avrò il permesso…
a fiutare la mia ultima traccia…
a stanare l’ultimo mio sospiro,
nel caso fosse rimasto… da qualche parte…
se ne avrò il permesso…
…captare
nella vagante micro-onda
del mio ego spento,
l’estrema vibrazione ¬inutile ma viva –
di… me stesso.