LA METONIMIA e LA SINEDDOCHE
a cura di Armando Dittongo
La metonimia è la sostituzione di un termine con un altro dove il termine usato ( diverso da quello che occorrerebbe ) ha un rapporto logico e affine a quello usato.
I due termini cioè appartengono alla stessa area semantica. Le sostituzioni più diffuse sono:
– nominare la causa per intendere l’effetto Le campane mi vennero incontro festose
causa al posto dell’effetto ( il suono )
– indicare il contenitore per il contenuto “…dal ribollir dei tini…” (Carducci )
contenitore al posto del vino pigiato
– nominare il materiale al posto dell’oggetto Ho visto i bronzi di Riace
materiale al posto di statue
- indicare l’astratto per il concreto ( e viceversa ) Le grandi potenze si sono riunite
astratto al posto di nazioni (concreto)
- nominare l’autore per intendere l’opera Sto leggendo Dante
autore al posto della Divina Commedia
- indicare una parte per il tutto Sul mare non si vede una vela
parte per il tutto ( barca )
- nominare l’effetto per intendere la causa ” talor lasciando le sudate carte
effetto ( sudore-fatica) al posto della
causa (gli studi)
- indicare il luogo per intendere gli abitanti Torino parla il piemontese
luogo al posto degli abitanti
LA SINEDDOCHE
E’ una metonimia particolare ed in essa si trasferisce il significato di un termine ad un altro in base a un criterio di tempo quantitativo, estensivo.
In particolare si può:
- usare il singolare per intendere il plurale ( e viceversa)
L’uomo è destinato a morire
singolare per il plurale ( uomini )
- indicare il genere per la specie ( e viceversa)
il felino catturò il topo con un balzo
genere per la specie ( il gatto)
. nominare la parte per il tutto ( e viceversa)
Mi ospitò sotto il suo tetto
parte per il tutto ( la casa )
La sineddoche quindi è l’uso di una parola che ne denota di per sé un’altra, ma che è in relazione con la prima per una questione di quantità o di estensione.